venerdì 14 marzo 2008

[Violet] La grande avventura continua

[...] Dopo aver ricaricato i nostri superpoteri a colpi di ciambelle ipercaloriche e caffè, frappuccino e cose varie, ci siamo diretti verso la prima meta: il palazzo imperiale. Numerosi ostacoli ci hanno impedito di giungere subito a destinazione. Malefici negozi, chioschi, dalle vetrine irresistibili, come il dolce e ingannevole canto delle sirene ci hanno perfidamente ammaliati senza che potessimo farci niente. Ma non è stata colpa nostra. I soldi venivano via dal portafoglio da soli... Macché! Pink ha scoperto subito di che si trattava: era la prima trappola tesaci dal nostro arcinemico! Ci sono volute ben tre ore per arrivare al parco, dove nuovamente abbiamo perso la rotta, ma questo semplicemente perché ci eravamo persi (o forse è sempre colpa SUA?!). Nel frattempo, visto che piove sempre sul bagnato, letteralmente pioveva. A catinelle. Sempre più grandi. Dopo aver finalmente prenotato la visita al palazzo, resici conto che i nostri superpoteri si erano indeboliti a causa della lotta contro i chioschi di souvenir, siamo andati a mangiarci un udon. Sicuramente avvelenato, dice Pink! Finita la visita, ha iniziato a piovere ancora più forte, e siccome i turisti li avevsmo già fatti andando a vedere il palazzo, abbiamo dedicato il resto della giornata al lavoro. Pertanto, visto che prima volta il nemico ci aveva attaccato ai chioschi, ci sentiamo sentiti in dovere di tornare, e di perlustrare ben bene ogni posto, centimetro per centimetro. Ma di nuovo i soldi uscivano dal portafoglio da soli senza che potessimo contrastare questa potentissima offensiva. E abbiamo così scoperto che noi non siamo come i Cavalieri dello Zodiaco. Con noi la stessa mossa funziona più di due volte! Pertanto la sera, rammaricati per questa temporanea sconfitta, siamo andati ad annegare in nostri dispiaceri in un'enorme scodella di ramen. Non paghi di ciò, ci siamo sentiti in dovere di esplorare anche un conbini, nel caso il nemico si fosse nascosto là. E nuovamente i soldi... be', insomma, avete capito. [continua]

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